Cari amici, questa volta tocca a me! Mi chiamo Matteo e il mio amico Federico ha voluto intervistarmi; abbiamo deciso di raccontare la storia del mio ingresso nella Casetta della Spes. Un bel viaggio verso l’autonomia…

Frequento la Spes da tanti anni, ma sono entrato in Casetta a gennaio 2020.

Quando mi hanno chiesto se mi avrebbe fatto piacere partecipare a questo progetto, nonostante qualche preoccupazione, sono stato molto contento, non ci potevo credere!

Ho iniziato con un periodo di prova, passando alcune ore con gli altri abitanti della casa e insieme agli operatori; mi sono trovato subito molto bene.

In Casetta siamo 4 ragazzi: Fabio, Mauro, Renato ed Io. Al mattino ci dividiamo tra faccende domestiche, ore di frequenza al centro di Roverino, e ore di lavoro presso l’orto della Spes. Al pomeriggio, con gli operatori in turno, ci occupiamo di fare le commissioni e la spesa per la nostra casa. Una volta rientrati a casa ci prepariamo un buon caffè, facciamo merenda e poi iniziamo ad occuparci del riordino e delle pulizie di routine. Successivamente aiutiamo l’educatore in turno a preparare la cena. Durante la notte siamo sempre in compagnia di un operatore che sta con noi e ci aiuta in caso di necessità.

In Casetta abbiamo anche un bel giardino che circonda tutta la casa. Infatti d’estate lo utilizziamo spesso per cenare e fare anche delle piccole feste con i nostri amici della Spes.

Andare a vivere in Casetta è stata ed è tuttora una delle esperienze più importanti ed emozionanti che ho fatto. Nonostante ci siano stati dei piccoli momenti di difficoltà e di nostalgia, col passare del tempo mi sento cambiato, maggiormente autonomo e più sicuro di me. Sono tanto contento di vivere qui!

Spero che la mia storia vi sia piaciuta!

Matteo

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